2° Round ZRL 23/24 – 3° stage (DEV)

29 Nov , 2023 - SPORT,ZWIFT

Eroi! Non trovo altri appellativi per descrivere i miei tre compagni d’avventura che ieri sera mi hanno accompagnato in una delle crono squadre più faticose e combattute di sempre. Ebbene si, eravamo solo in 4, disperati, ma solo perché, ben consapevoli di partire in cinque, negli ultimi istanti che precedono la partenza ci rendiamo conto che anche Luigi, per sopravvenute emergenze, non può essere della partita. Come spesso accade in questi casi, le situazioni avverse ti danno una carica suppletiva che ti permette di superare i tuoi stessi limiti e con questa convinzione ci siamo avventurati per la “cintura” di Watopia. Ma la sfiga sembra non ci voglia mollare: Paolo c’è, ma non si sente… muto. Come tutti sapranno, nelle crono è essenziale potersi parlare. Ed in effetti la necessità si è immediatamente palesata, perché il generosissimo Paolo, nell’intento di mettersi davanti a tirare il drappello, spesso e volentieri si trovava appaiato ad uno di noi, mandandolo fuori scia, con la conseguenza di un maggior dispendio di watt ed un decadimento in termini velocistici. Ma nonostante tutto la media si riusciva a tenerla alta, intorno ai 45 km/h, ed il distacco da chi ci precedeva restava pressoché immutato, mentre nei confronti di chi seguiva aumentava, di minuto in minuto. Ma verso metà percorso si cominciava ad accusare l’inferiorità numerica nei confronti degli altri team, soprattutto di chi ci stava davanti, i cambi in testa al gruppo si facevano più frequenti e iniziava ad aumentare il distacco con i danesi che ci precedevano. Però anche loro cominciavano ad accusare stanchezza e a perdere pezzi per strada e il distacco, da uno dei loro team, iniziava a subire un inversione di tendenza. A quasi 2 chilometri dalla fine, il nostro tempo era superiore di soli sei secondi, per cui, con le ultime forze residue e le pulsazioni arrivate a quasi 200, faccio intendere ai ragazzi che si doveva aumentare la sofferenza e vado ad occupare la testa del quartetto; avrei voluto dargli la scia fino al traguardo ma dopo 1000 metri ho dovuto pronunciare il fatidico “cambio” e cedere il passo al sempre pronto, instancabile e “logorroico” Fulvio. Ultimi 500: ritorno a dare il cambio in testa al gruppo, Paolo, nonostante l’attrezzatura non lo abbia favorito, mi segue; Stefano urla che non ne ha più ma Fulvio lo incita e incoraggia. Arriviamo insieme, tutti, compatti: 37’08”, un tempone, oltre le aspettative. Siamo terzi nella crono e quinti nella generale. Ma non finisce qui. Proprio mentre scrivevo questo resoconto mi accorgo della squalifica subita dai danesi primi classificati, che quindi vengono retrocessi; dunque secondi in gara e risaliamo in quarta posizione nella classifica generale. Pensa se Luigi avesse corso con noi: oggi guarderemmo gli altri team da una sola prospettiva… sapete quale.

Miky Tedesco


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