2° Round ZRL 23/24 – 4° stage (Nightmare)

7 Dic , 2023 - SPORT,ZWIFT

Con la cronometro a squadre ci siamo ritrovati, abbiamo dato nuovo ossigeno alla fiamma del nostro team, e ci siamo caricati per questa gara, la scratch race sul percorso di Suki’s Playground.
In griglia siamo io, Tango, Degre, Robi, Andre e Dani, noto ai più come epicasport (jingle pubblicitario di sottofondo).
L’obiettivo è sempre e solo uno: cercare di stare davanti il più a lungo possibile, infuocando i quasi 37km per 300m di dislivello positivo della corsa.
I primi segnali negativi però si evidenziano già allo start: Degre non risponde in cuffia, cosa molto insolita.
Pronti via, e alla prima salita il gruppo di 62 corridori si sfalda. Io e Tango siamo in testa, Andrea e Roberto subito dietro, Dani e Luca invece rimangono più attardati. Io tengo bene, talmente bene che attorno al 20esimo kilometro provo, assieme ad un britannico della Wahoo Le Col, la fuga. Il gruppo però sembra molto fresco e non ci permette di guadagnare più di una manciata di secondi, tant’è che all’inizio della salita a metà gara ci rialziamo e ci facciamo riprendere.
Ed ecco che accade il disastro. Black out totale. I miei due schermi si tingon di nero. Il computer si spegne, inesorabile.
La delusione e lo sconforto riempiono subito la mia testa, ma provo a riaccendere il pc, e una volta in funzione ritrovo tutto aperto. Ho “solamente” perso la testa della corsa e mi ritrovo in 34esima posizione, a 50 secondi da un gruppetto di 4 davanti a me, e a 1 minuto dal gruppo che invece mi insegue. Cosa fare? La scelta è chiara, ed è scritta nel nome del team e della squadra. Sono “inossidabile”, e sarò “l’incubo” dei 4 che mi precedono.
Mancano circa 10km alla conclusione della corsa, metto giù la testa come ad assumere una posizione più aerodinamica, imposto il cruise control a 295 watt e 90RPM e… all’inizio dell’ultima salita riprendo i 4 disperati davanti a me. Loro se ne accorgono troppo tardi, e solo 2 riusciranno a scapparmi, gli altri guarderanno la mia schiena sulla linea del traguardo. Solo ora riesco a riconnettermi coi miei compagni: scopro quindi che non sono stato l’unico sfortunato dei 6.
Claudio ha stretto i denti fino alla fine ed è restato a lungo col gruppo di testa, chiudendo in 27esima posizione.
Andrea non ha mollato più la ruota del suo gruppetto, arrivando così 47esimo.
Roberto invece ha perso definitivamente la connessione nella prima parte di gara, dovrà forse comprare l’ennesimo pc nuovo dopo averlo spaccato dalla rabbia.
Degre, dopo continui salti di connessione, rischio blackout, ed infine evanescenze dei rider al suo fianco è comunque in grado di portare la bici al traguardo e addirittura regolare il suo gruppetto con una sparata a 12W/kg sui 15secondi, chiudendo in 57esima posizione.
Daniele, rimanendo troppo confuso dalle continue sparizioni e successive riapparizioni del compagno sprinter, arriva subito dietro, 60esimo.
Sono stati citati diversi celebri autori per questa race anche dai miei co-capitani INOX. Per noi NIGHTMARE bastano le poche parole dell’ermetico Ungaretti: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.

Gianmarco Donetti


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